Città della Pieve

Città della Pieve è una città dell’Umbria situata su un colle a 508 m. s.l.m. dominante la Valdichiana e il Lago Trasimeno, al confine tra Umbria e Toscana. La città presenta una delle più ariose visuali dell’Italia centrale: a Sud, il Monte Cimino; a Sud-Est, il Peglia e i Monti Sibillini; a Est, il Montarale, la Valle del Nestore e il Subasio; a Nord, i colli che coronano il Trasimeno e oltre la Valdichiana, il Pratomagno; a Ovest, l’Amiata e più vicino, il Cetona.

Vengono alla mente i paesaggi ideati dal più grande figlio di questa città, Pietro Vannucci detto “Il Perugino”, dove compare il Lago Trasimeno e in lontananza la Valdichiana. Ovviamente, come pittore “ideale”, il Vannucci non rappresenta angolazioni reali, ma è evidente l’ispirazione agli elementi naturali dell’ambiente nativo. La città presenta il tipico aspetto di centro di confine, nel quale si fondono in modo originale elementi culturali umbri, toscani e laziali. Nel periodo etrusco-romano l’odierno territorio di Città della Pieve apparteneva a Chiusi. Ne sono testimonianza i numerosi reperti archeologici rinvenuti ai piedi del colle lungo la Valdichiana sparsi oggi in vari musei europei. A Città della Pieve rimane comunque un singolare obelisco etrusco del sec. V a.C., attualmente situato al pianterreno di Palazzo della Corgna.

Info

Altitudine: 509 mt s.l.m.
Superficie: 110,94 km²
Abitanti: 7.686

Comune

Telefono: +39 0763 628312
Indirizzo: P.zza XIX Giugno 1
06062 Città della Pieve (PG)

Sito internet del Comune

Città della Pieve: i progetti delle Aree Interne

Liceo Scientifico “Italo Calvino” – Riqualificazione, interventi antisismici, spazi funzionali alle nuove attività didattiche connesse al Liceo Musicale

L’intervento – 300.000,00 Legge di Stabilità (Istruzione) – sul complesso di Sant’Agostino, sede del Liceo Musicale, prevede: 

– La progettazione esecutiva

– Il consolidamento integrativo di presidio all’intradosso delle volte con l’utilizzazione di materiali compositi fibrorinforzati.

– La sarcitura delle pareti con presenza di piccole lesioni e ripristino della continuità del pannello murario;

– Il rinforzo localizzato delle pareti murarie mediante l’esecuzione di lastre cementizie armate onde assicurare al sistema murario un’adeguata resistenza a trazione e dotandolo di un grado più o meno elevato di duttilità, sia nel comportamento a piastra che in quello a parete di taglio, limitatamente alle pareti ove compatibili con le ragioni architettoniche dell’edificio vincolato.

– Iniezioni di miscele leganti nelle zone di maggior inconsistenza. Cerchiatura dei vani porte e finestre (compatibilmente con l’esigenza di conservazione architettonica) con strutture in acciaio ancorate alle murature ed ai cordoli dei solai

–  La realizzazione di un corridoio di accesso, n. 4 aule, spazi tecnici (magazzino, ripostiglio, etc. su un totale di 1500mq si funzionalizza una superficie di 600 mq pari al 40%)

Interventi

Storia e Cultura

l primo nucleo urbano nasce intorno al sec. VII d.C. come postazione fortificata della Tuscia longobarda in avvistamento di Perugia bizantina. Fuori del castrum, situato presso l’odierna via Manni chiamata un tempo non a caso via Lombardia, veniva poi edificata una Pieve, chiesa con funzioni battesimali dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, martiri di Milano e quindi della “Longobardia”. La Pieve assolve alla funzione di assorbimento delle ultime “schegge” di paganesimo secondo un procedimento diffuso in tutta la Tuscia: gli individui che entrano nella chiesa per diventare cristiani si riconoscono anche come comunità sul piano civile. Si crea quindi un borgo intorno alla Pieve che verso il sec. XI viene compreso all’interno di una cinta muraria: si forma così il “Castello della Pieve”, antico nome della città. Il centro originario si ingrandisce per il progressivo impaludamento della Valdichiana: la popolazione della valle tende a salire in alto.

Castel della Pieve si sviluppa anche per essere situata lungo la Via dell’Alpe di Serra, che da Forlì sulla Via Emilia, raggiunge Montefiascone sulla Via Cassia. Inoltre la città è collegata da numerosi percorsi alla Via Francigena, strada di scambi internazionali, situata ad occidente a circa 30 km di distanza. Fin dal 1188 Castel della Pieve è sottoposta al dominio di Perugia, particolarmente interessata al controllo sui territori agricoli del “Chiugi” (tra il lago di Chiusi e il Trasimeno) e alla difesa dei propri confini con la nemica Repubblica di Siena. La borghesia cittadina dedita principalmente alla lavorazione del laterizio e di un tessuto particolarmente pregiato, il “panno cremisi”, si ribella continuamente aspirando alle libertà comunali.

Al guelfismo di Perugia si opporrà così il pervicace ghibellinismo di Castel della Pieve che porterà, sotto la protezione di Federico Il di Svevia, all’istituzione del libero Comune a partire dal 1228, anno in cui l’esercito imperiale e quello senese irrompono in Valdichiana contro le città guelfe di Orvieto e Perugia. È di questo periodo la definitiva conformazione urbanistica pervenutaci pressochè intatta fino ai giorni nostri.

La maglia urbana evidenzia soluzioni tipiche della prima civiltà comunale (prima metà del sec. XIII): le strade larghe e in curva evidenziano la presenza della classe dei cavalieri che andavano alla guerra con il cavallo; le strade a ridosso, più strette e ad andamento frammentato, indicano invece la classe dei pedoni, contadini inurbati che andavano alla guerra a piedi e usavano l’arco e la balestra. Così, nello scontro tra le due classi, i cavalieri potevano sfuggire al tiro dei pedoni tramite la curvatura delle strade; invece i pedoni si difendevano tramite la struttura dei vicoli, impenetrabili al cavallo. Questa pianificazione era già terminata nel 1250, anno di morte di Federico II.

Non è quindi forse un caso che la forma urbana assomigli ad un’aquila, simbolo dell’Imperatore, che avanza minacciosa verso Roma. Curiosamente le tre parti dell’“aquila” coincidono con i tre Terzieri, suddivisioni amministrative della città, che a loro volta alludono alle tre classi sociali: alla testa corrisponde il Terziere Castello o classe dei cavalieri; alla pancia, il Terziere Borgo Dentro o borghesia; all’ala-coda, il Terziere Casalino o classe dei pedoni.

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