Giovedì 18 aprile alla 18esima edizione del Festival del Giornalismo di Perugia la Regione Umbria ha presentato uno dei progetti strategici inserito all’interno della progettualità delle cinque Aree Interne dell’Umbria. Presenti per la Regione Valentina Battiston, Carlo Cipiciani e Cristiana Corritorio, per la Commissione Europea Andrea Floria e per il Comune di Orvieto Carla Lodi.
Il progetto “Insieme: percorsi inclusivi e intergenerazionali nelle Aree Interne della Regione Umbria” nasce dalla sperimentazione portata avanti nell’ambito della Strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano sull’asse 2 “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del Por Fse – Umbria 2014-2024 “Una lettura possibile le possibilità di lettura”.
Rivolta a ragazzi da 0 a 12 anni, la progettualità ha coinvolto tutti i venti Comuni dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano e le relative frazioni, interessando 1.086 bambini allo scopo di potenziare i servizi culturali e socio-educativi su tutta area, in particolare nelle zone più periferiche, e migliorare l’offerta in termini di ampliamento quantitativo e qualitativo dei servizi andando a valorizzare e rivitalizzare i luoghi che le comunità avvertono come identitari.
Con “Insieme” si amplia la platea anche alla fascia più anziana, quella della cosiddetta grande età, favorendolo l’invecchiamento attivo e al tempo stesso incentivando il rapporto intergenerazionale. Nel corso della presentazione è stata sottolineato l’orgoglio di aver sperimentato un progetto che ha avuto in grande riscontro da parte dei beneficiari del progetto, i primi a chiedere replicabilità ed implementazione, in altre parole continuità.
Il progetto “Insieme” è stato selezionato come operazione di importanza strategica nell’ambito del Pr Umbria Fesr e del Pr Umbria Fse+ 2021-2027 e si rivolge ai territori delle cinque Aree Interne della Regione, dove il rischio di marginalizzazione di bambini, giovani e anziani è elevato e si intendono agevolare condizioni e modalità di incontro favorendo la socializzazione anche attraverso lo scambio intergenerazionale.
La finalità è quella di dare nuova vita agli spazi promuovendo l’integrazione e l’inclusione mediante percorsi di condivisione tra le generazioni ed esaltando la diversità come arricchimento reciproco. Si agirà in questo modo sulla doppia leva “contenitore” – “contenuto” grazie all’approccio integrato Fesr ed Fse+, per rafforzare il senso di comunità. L’obiettivo è quello di attivare le comunità nel contesto locale attraverso forme di inclusione sociale rivolte a bambini, ragazzi e anziani e di conseguenza alle famiglie.
Ai più giovani il progetto offre opportunità di aggregazione e socializzazione per contrastare l’isolamento fisico ed emotivo-relazionale. Per gli anziani viene promossa la cultura dell’invecchiamento attivo per ottimizzare le condizioni di salute, partecipazione e sicurezza e per migliorare la qualità della vita. Così facendo vengono, inoltre, agevolate le famiglie nella conciliazione dei tempi di vita-lavoro.
Si tratta di realizzare attività a forte valenza inclusiva, sociale, relazionale, educativa, culturale anche valorizzando il contributo, l’esperienza e le professionalità del terzo settore. Rispetto ai luoghi l’obiettivo generale del progetto è quello di innovare le forme di utilizzo degli spazi attraverso nuove pratiche e processi culturali e creativi in grado di generare coinvolgimento della comunità, crescita e sostenibilità nel tempo dei luoghi stessi.
Lo scopo ultimo, quindi, è quello di contribuire a creare le condizioni che favoriscano la permanenza delle persone nel territorio, contrastando così il fenomeno dello spopolamento delle Aree Interne.
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