Nuovi reperti dalla Necropoli di Crocifisso del Tufo. Recuperati buccheri e pezzi di ceramica

Nuove testimonianze del passato emergono dalla Necropoli Etrusca di Crocifisso del Tufo. I reperti, circa una dozzina tra buccheri e frammenti di ceramica, sono stati rinvenuti nel corso dei lavori di restauro di una tomba nell’area Sud Ovest della necropoli, oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione promosso dal Comune di Orvieto in sinergia con la Direzione Regionale Musei dell’Umbria e la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Umbria. I resti, risalenti al 500 a.C. circa, sarebbero ciò che rimane del pesante saccheggio che l’area in questione della necropoli ha subito all’inizio del 1800.

Il recupero dei reperti archeologici ha avuto un’inattesa, ma gradita vetrina dal momento che gli archeologi Paolo Binaco e Federico Spiganti, su incarico della direttrice dell’area, Lara Anniboletti, li hanno estratti proprio nel momento in cui si trovavano nella Necropoli di Crocifisso del Tufo le telecamere della trasmissione di Raiuno “Camper“. La giornalista-archeologa inviata, Valentina Caruso, ha potuto così mostrarli in anteprima nel servizio andato in onda nella puntata di mercoledì 21 giugno 2023 e recuperabile a questo link.

L’intervento di valorizzazione, finanziato con 200.000 euro con i fondi della Strategia dell’Area Interna Sud-Ovest Orvietano ha l’obiettivo di recuperare una parte della necropoli e renderla completamente fruibile al pubblico. Il progetto, redatto dall’architetto Simone Moretti Giani su indicazione scientifica della Direzione della Necropoli e di Luca Pulcinelli, funzionario archeologo della Sabap, interessa un’area demaniale di circa 115 metri quadrati dove si trovano sei tombe: cinque a camera e una a cassetta.

Dal passato di questa città – commenta il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – continuano ad emergere testimonianze della vita di oltre 2500 anni fa. Un patrimonio, quello archeologico, che vogliamo valorizzare attraverso gli interventi che si stanno portando avanti alla Necropoli di Crocifisso del Tufo, ma che interesseranno pure gli scavi del Campo della Fiera, di cui abbiamo recentemente approvato il progetto esecutivo anche questo finanziato con 200.000 euro dalla Strategia delle Aree Interne, con la finalità di rendere visitabile l’area del Fanum Voltumnae, il santuario federale delle città etrusche“.